Autismo
AUTISMO: UN DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO
Autismo tipico, Autismo atipico, Autismo ad Alto e Basso Funzionamento, Sindrome di Asperger, Individui Aspie, Disturbo Pervasivo dello Sviluppo… tante espressioni per un unico disturbo che il DSM 5, il Manuale Internazionale dei Disturbi Mentali, ha deciso di definire come Disturbo dello spettro dell’autismo, racchiudendo al suo interno l’estrema variabilità clinica dei soggetti affetti.
Tutti i bambini autistici sono diversi fra loro, proprio come i bambini non autistici, e per questo si è deciso di utilizzare una distribuzione continuativa della sintomatologia piuttosto che una categorizzazione inequivocabile fra affetti” dai “non affetti”, cioè si è deciso di considerare lo Spettro Autistico come una “continua sfumatura di una scala di colori” e non come una dicotomia “bianco” o “nero”.
Il Disturbo dello Spettro dell’Autismo è un disturbo del neurosviluppo, ad esordio precoce, che presenta come elemento comune due caratteristiche:
- Difficoltà persistenti nella comunicazione e nelle interazioni sociali in molteplici contesti (reciprocità socio emotiva, contatto visivo, comunicazione verbale e gestuale, comprensione dell’uso di gesti, deficit nello sviluppo e gestione delle relazioni e quindi nell’adattamento ai contesti sociali);
- Comportamenti interessi o attività ristretti e ripetitivi (stereotipie motorie o vocali, scarsa flessibilità, interessi limitati, iper o iporeattività a stimoli sensoriali quali stimoli tattili, visivi, olfattivi o gustativi).
Elemento fondamentale, che risulta necessario per confermare o meno la diagnosi, è il grado di compromissione clinicamente significativa del funzionamento del bambino/ragazzo in ambito sociale, scolastico/lavorativo o in altre aree di relazione.
Sottesa a questa estrema variabilità clinica, esiste anche una considerevole variabilità eziopatogenetica, cioè sulla possibile origine di questo disturbo. In questo ambito è noto che la genetica contribuisce in modo determinante sull’origine dello Spettro Autistico ma ci sono tutta una serie di fattori ambientali che sono oggetto di un intenso lavoro di ricerca, in quanto potrebbero avere una valenza nello sviluppo di questa patologia, ma non sono stati ancora evidenziati dei fattori causali scientificamente evidenti.
Nel 2012 la prevalenza mondiale è stata stimata in 62/10.000 e negli Stati Uniti secondo il Centres for Disease Control si è raggiunta la stima di 1 caso ogni 68 bambini. La prevalenza risulta essere uguale in tutte le popolazioni, senza diversità di razza o cultura; il rapporto maschi: femmine si colloca in media tra 3-4:1, dimostrando una netta prevalenza nel sesso maschile. Le prime anomalie vengono riscontrate nel 90% dei casi entro i 24 mesi quali ritardo del linguaggio, sospetto deficit di udito o bambini riferiti “troppo buoni o troppo irrequieti”. Esistono poi tutta una serie di indicatori che riguardano principalmente le difficoltà nelle abilità sociali, linguistiche e comunicative e la presenza di comportamenti ristretti e stereotipati, che devono essere identificati in modo da consentire una diagnosi precoce.
La diagnosi deve prevedere un’equipe multidisciplinare (Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Terapista della Neuropsicomotricità, Logopedista con il supporto di eventuali altri figure specializzate) e sono necessari un’attenta raccolta anamnestica associata a delle osservazioni libere e strutturate del bambino, la somministrazione di test ai genitori e degli approfondimenti clinici che vanno valutati singolarmente caso per caso, sia per la conferma della diagnosi che di eventuali comorbidità (patologie associate al disturbo).
Ciò risulta talora particolarmente complesso in quanto la diagnosi si basa esclusivamente su parametri comportamentali quindi risulta fondamentale avvalersi di situazioni di osservazione standardizzate (ADOS, PEP-3) e scale di valutazione opportunamente elaborate (CARS, ADI, VABS).
Il disturbo dello spettro autistico non è un disturbo degenerativo, il che implica che chi è affetto avrà la possibilità di apprendimento e di compensazione per tutta la vita con un relativo miglioramento costante e progressivo nella qualità di vita; per tale motivo le Linee Guida Nazionali e Internazionali ritengono fondamentale una diagnosi precoce e un trattamento riabilitativo altrettanto precoce, intensivo e qualificato.
L’AUTISMO: UN APPROCCIO GLOBALE
Il nostro gruppo di professionisti considera la presa in carico di qualsiasi bambino o ragazzo che si rivolge a noi, in primis della persona con Autismo, un percorso che implica un lavoro professionale specializzato basato su competenze individuali specifiche che consentono un’attenta programmazione di interventi personalizzati ma anche con esperienze di continua formazione e aggiornamento, osservazione e supervisione.
Un disturbo così complesso come il Disturbo dello Spettro Autistico implica necessariamente un lavoro d’equipe con delle responsabilità individuali precise, al fine di poter mantenere una relazione di aiuto personalizzato, ma organizzate in un’unica progettualità coordinata.
Il modello di presa a carico de La Sedia Gialla si basa su interventi focalizzati non solo sull’ “acquisizione di abilità” da parte della persona autistica, ma anche sul suo diritto di essere il più possibile autonoma e felice.
La scelta del nostro gruppo di lavoro è stata quella di affidarsi ai risultati della ricerca scientifica validata, sia per quanto concerne gli strumenti diagnostici che per le modalità di intervento riabilitativo-educativo.
Sull’Autismo ci sono ancora molte domande ancora spesso prive di risposta, ma fortunatamente abbiamo a nostra disposizione delle conoscenze che ci permettono di poter attuare dei programmi di intervento validati e di cui sia possibile misurarne oggettivamente i risultati. Le strategie di intervento che attuiamo fanno riferimento agli approcci cognitivo-comportamentali suggeriti dalle Linee Guida per l’Autismo della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza) e le Linee Guida sul “Trattamento dei disturbi dello spettro autistico dei bambini e degli adolescenti” dell’Istituto Superiore di Sanità.
Nell’ottica di un approccio globale e di percorsi integrati dedichiamo molta attenzione alla famiglia, soprattutto ai genitori che, nonostante siano loro i primi ad essere bisognosi di un supporto, sono considerati una risorsa cruciale del bambino/ragazzo autistico in quanto gli interventi mediati dai genitori si sono dimostrati essere fra i più efficaci; la famiglia viene messa in primo piano in tutte le fasi dell’iter diagnostico e riabilitativo attraverso specifici percorsi di parent training e di osservazione diretta del lavoro svolto con diversi momenti di scambio e confronto. Inoltre riteniamo che per una maggiore integrazione sociale della persona autistica sia importante coinvolgere, non solo i membri intrafamiliari, ma tutte le persone che possono con tribuire al benessere della persona con autismo: pediatra di libera scelta, insegnanti e compagni, nonni, allenatori o qualsiasi altro adulto di riferimento per il bambino.
La nostra equipe clinica e riabilitativa è composta da:
- Medico Neuropsichiatra Infantile: dr.ssa Debora De Carlo
- Psicologo: dr.ssa Cristina Gazzi e dr.ssa Michela Zannol
- Neuropsicomotricista: Dott.ssa Elena Collazuol
- Logopedista: Dott.ssa Vera Gigante
- Educatrice Professionale: Dott.ssa Ilaria Pianon
- Ortottista/Optometrista: Dott. Viel Andrea, Christian Zoldan, Maurizio Zoldan e
Hilary Soccal
I servizi de La Sedia Gialla rivolti alla persona con Autismo sono:
- visita neuropsichiatrica infantile e monitoraggio neuropsichiatrico
- valutazione psicodiagnostica con somministrazione di test clinici strutturati e
standardizzati fra cui ADOS-2 (Autism Diagnostic Observation Schedule Second
Edition), ADI-R (Autism Diagnostic Interview Revised) e KADI (Krug Asperger’s
Disorder Index) - valutazione psicologica, logopedica, neuropsicomotoria, visuo-percettiva ed
educativa - interventi riabilitativi:
- neuropsicomotorio ad approccio cognitivo comportamentale e
psicoeducativo precoce, individuale e in piccolo gruppo - educativo domiciliare e scolastico
- logopedico
- psicoterapia individuale e colloqui di sostegno psicologico
- intervento psicofarmacologico
- parent training individuali e colloqui in sostegno alla genitorialità
- teacher training e interventi di formazione ai compagni di classe
- certificazione scolastica in base alla L104/92 e colloqui scolastici
- consulenze agli educatori.
Bibliografia:
- DSM 5, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – Quinta Edizione. American Psychiatric Association
- Manuale di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, a cura di A.M. Persico. SEU 2018
- Linee Guida per l’Autismo – Raccomandazioni tecnico operative per i servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva. Società Italiana di Neuropsichia-
tria Infantile